Essere allevatore di alpaca ti espone ad un insieme di emozioni e responsabilità, paure e gioie, timori di non essere all’altezza e sogni ad occhi aperti. Tu hai questi animali stupendi, grandi occhi che ti scrutano a metà fra il curioso e il timore ancestrale L’amore per loro scatta subito e credo sia impossibile resistergli, perchè come tanti mi dicono dopo averli visti la prima volta assomigliano un po’ alle capre, un po’ alle pecore, un po’… a tanti animali conosciuti, ma in realtà non assomigliano a nessun altro animale normalmente conosciuto, sono alpaca, unici nella loro essenza, un rimando a popolazioni e terre lontane dalla grande capacità di adattamento. Tu vedi tutto questo e ne sei responsabile, loro dipendono da te e ti perdonano anche molti degli errori che fai e farai, perché purtroppo non è facile essere un allevatore di alpaca, almeno in Italia, non fosse solo perché quando nomini gli alpaca quasi tutti ti scrutano alla ricerca di indizi per capire cosa sono e se arrivano a capire almeno la provenienza ti dicono <> eh no non sono nemmeno i lama, sono simili ecc ecc ecc.
Un altro grandissimo problema, forse il maggiore, è che non ci sono veterinari preparati, nemmeno minimamente, trovarne uno è come trovare un tesoro, d’altra parte però questo ti porterà ad essere il primo aiuto per i tuoi animali, arriverai a fare e capire cose che mai avresti pensato di poter fare e sarai medico, ostetrica, estetista, dentista e il tuo primo compito arrivato in allevamento sarà il check up del gregge, sempre! I denti sono ok? Le unghie? lei ha una crosticina da curare, lei deve partorire, lei se ne sta troppo per conto suo…ansia, cosa avrà? la cacca??? Già la cacca sarà una grande “alleata” ed una inevitabile compagna, la cacca va controllata sempre, troppo verde, troppo morbida, ecc ci saranno i parassiti? Insomma essere allevatore senza un veterinario competente al tuo fianco non è proprio uno spasso, ma a tante cose ci si fa l’abitudine per fortuna.
Ci sono eventi poi dei quali è impossibile spiegare, a chi non li ha vissuti, quanta emozione danno, la nascita di un cria per esempio è un evento drammatico e scioccante, ma di una bellezza profonda e poter assistere ti fa sentire parte della natura. Il piccolino appena nato prova e riprova immediatamente ad alzarsi, con fatica, ancora bagnato, è passato dal buio alla luce e già apre gli occhi e si alza sulle zampette molto più lunghe del corpo, esile, debole, ma tenacissimo e quando ci riesce inizia a camminare e poi a correre e poi a saltare, poi fa l’ingresso in società conoscendo le zie, le cugine, le sorelle più grandi e inizia con loro la sua esistenza; tu però sei allevatore e non ti puoi permettere di fantasticare troppo, devi osservare madre e cria, lui deve ricevere al più presto il colostro e stai lì in ansia e li guardi da lontano, nel loro avvicinamento e conoscenza reciproca, conti i minuti, le ore e solo al momento del primo allattamento tirerai un sospiro di sollievo, altrimenti il veterinario che è in te dovrà ricorrere immediatamente alle soluzioni migliori in primis il colostro. Magari ne parlerò in un altro articolo.
Nonostante tutto però essere allevatore di alpaca, quando tutto va bene, ti permette di godere di momenti di relax assoluti degni della migliore psicoterapia, un giorno mi hanno fatto notare che parlavo con gli alpaca…credo di averli guardati con fare interrogativo, certo che parlo con gli animali credo sia naturale farlo, ma evidentemente non avevano animali, un gran peccato.
Essere allevatore di alpaca è però un grande onore e sa ricompensare con grandi soddisfazioni, come quando alla tosatura ti accorgi di che tesoro era nascosto sotto la superficie sporca di un giovane alpaca, un colore inaspettato, un crimp accentuato, una finezza particolare, una morbidezza delicata…ma di questo parlerò in seguito.
Insomma essere allevatore di alpaca è una delle più meravigliose avventure che ci siano capitate.