Gli alpaca stanno pagando sulla loro pelle lo scotto di essere diventati di moda, sì di moda, come il pesce pagliaccio dopo l’uscita del film “Nemo” o dei dalmata dopo ogni visione de “La carica dei 101”. I social ne sono pieni, basta vedere su Youtube o su Instagram per rendersi conto dell’invasione dei piccoli camelidi, presentati in ogni situazione, dalle più normali alle più stravaganti ed ogni post, video o immagine è puntualmente corredata da un elenco infinito di sorrisi e occhi a cuoricino, gli hashtag più in voga riguardano gli animali e principalmente gli alpaca.
Ora sappiamo che i social sono uno strumento potentissimo nell’informare e ahimè nel disinformare gli utenti, che purtroppo spesso restano ammaliati da video che a primo impatto possono essere carini, ma sotto queste situazioni si nascondono insidie, maltrattamenti diretti o indiretti, approcci certamente non consoni ad animali come gli alpaca o i lama.
Vediamo alpaca che vivono in casa, altri ripresi in situazioni grottesche, altri addobbati come alberi di natale, altri fatti correre su strade ghiacciate e scivolose. Prima di mettere un like riflettete un attimo, vi piacerebbe vivere in maniera lontana dalla vostra natura? Immagino di no vero? Chiusi, da soli, senza nessuno con chi parlare, d’altronde questa pandemia ce l’ha sbattuta in faccia la nostra natura sociale.
Il più famoso dei social-alpaca è ovviamente Alfie, alpaca maschio (MASCHIO!!!),  che vive in casa con il suo sciagurato proprietario in Australia; perché così categorica? Semplicemente perché un Alpaca NON DEVE vivere in casa e soprattutto NON PUO’? STARE SOLO, ha bisogno del suo gregge, fossero anche solo altri 2 individui, n.b. dello stesso sesso! E il suo proprietario, solo per diventare famoso, lo mostra come trofeo e lo fa vivere lontano anni luce dalla sua naturale indole, lo sottopone a stress subdoli e giorno dopo giorno lo sta portando ad un punto di non ritorno, molti di voi non lo avranno infatti notato, ma l’atteggiamento di Alfie non è più del cucciolo di qualche tempo fa, piano piano si sta imponendo sull’umano, sta crescendo e le sue necessità stanno ovviamente cambiando. Questa situazione lo sta mettendo a rischio di sindrome di Berserk, brevemente: La sindrome di Berserk nell’alpaca è un disturbo che fa credere all’animale che il suo padrone umano sia un altro alpaca, un suo pari e quindi lo porta a comportarsi aggressivamente nei suoi confronti.
Alla maggior parte delle persone però piace e l’idea di poter esaudire il proprio ego si fa strada, quindi pago e mi porto a casa il peluche vivente, non importa se piccolo, se tolto alla mamma non ancora svezzato, non importa se lo tengo in casa, lontano dai suoi simili, se gli do da mangiare schifezze, solo per divertirsi o ricevere like, “io VOGLIO un alpaca!”, ” Quanto costa un alpaca? ” “Ho un giardino vorrei prendere un alpaca”, ecco sono solo alcuni esempi di richieste che quasi giornalmente riceviamo o che vengono postate sui gruppi tematici di Facebook.
Spesso mi chiedono se l’alpaca è facile da gestire e qui mi devo prendere una lunga pausa di riflessione dove mi passano davanti tutti i mesi di gestione del mio gregge; cosa intendete esattamente con “facile”? Che lo potete buttare là in un giardino, un pezzettino di terra dargli da mangiare e via? Beandovi di guardarlo ogni tanto solo per il vostro bisogno di soddisfazione? Per far vedere agli amici che avete un alpaca? Sì quell’animale strano delle Ande?  Beh certo potrebbe sopravvivere, ma non è simile ad un carcere? A voi piacerebbe? Mettetevi nei loro panni.
Ogni animale, ha i suoi bisogni primari e i suoi diritti, i cani, i gatti, i criceti anche i pesci ne hanno e gli alpaca non fanno eccezione, ne hanno alcuni specifici e fra questi c’è quello di vivere con i suoi simili, non da solo, mai da solo!!! nemmeno con sostituti come caprette, asini ecc, che certo possono con attenzioni varie conviverci, ma deve assolutamente avere altri alpaca con lui e non devono essere coppie m/f per tanti motivi che vi racconterò in futuro.
Ora mi direte, sì ma gli alpaca vivono sulle Ande, non alle nostre latitudini, devono vivere in natura ecc ecc
Prima di decidere di mettere su l’allevamento sono state prese in considerazione tutte queste domande:
Gli alpaca si sono ormai da decenni distribuiti in ogni angolo del mondo e non rischio di essere esagerata, se ne trovano dalla Norvegia alla Nuova Zelanda, dalla Cina agli U.S.A. sul mare come in montagna, sono animali dal forte adattamento, in fin dei conti prima dell’arrivo dei Conquistadores Spagnoli in America meridionale nel 1532 vivevano a livello del mare a Puno Baja, ma dopo che gli invasori cominciarono a sterminarli per lasciare i pascoli alle pecore più europee e meglio conosciute, i peruviani Quechua spostarono gli animali sugli altipiani di Puno Alta, dove le pecore non potevano sopravvivere e lì intorno ai 3000/4500 mt slm gli Alpaca si dovettero adattare per poter sopravvivere, quindi possiamo dire che in realtà gli alpaca sono vissuti a certe altitudini “solo” per 500 anni circa, con costi altissimi, vista l’alta mortalità sia degli animali adulti che dei cria.
Altro aspetto, gli alpaca in natura non esistono, NON ESISTONO ALPACA SELVATICI, sono infatti tutti padronali, ogni gregge ha un proprietario. La quasi totalità degli alpaca ormai non è mai vissuto in Perù, le esportazioni sono ufficialmente negate (ufficiosamente non lo so).
Quindi da allevatori con una passione profonda per questi splendidi animali, aiutateci a non far proliferare certe nefandezze, non mettete un like ad un video solo perché è divertente, se non siete sicuri che sia tutto a posto, guardate l’animale, gli alpaca sono docili, timorosi e curiosi, non amano in genere essere maneggiati se non quelli che sono abituati dai loro proprietari, un alpaca che va addosso ad un uomo, un altro animale, che sputa alla telecamera o alla persona che ha davanti, che salta addosso che sgrana gli occhi non è un animale a suo agio! critivìcate nei commenti o non mettete un like!
negli allegati solo alcuni dei troppi video che si possono trovare e che io puntualmente segnalo, ricordatevi che questo E’ MALTRATTAMENTO!